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Immagine del redattoreKB Knowledge

Il futuro appartiene ai brand capaci di offrire immediatezza


Il punto di coinvolgimento e quello della transazione stanno convergendo, il che significa che i brand devono essere capaci di offrire immediatezza, personalizzazione, autenticità e accessibilità se vogliono differenziarsi.

Oggi viviamo nell’era dell’immediatezza: app come Snap, WeChat e WhatsApp stanno producendo una realtà in cui tutto accade in tempo reale. Per questo, dalla comunicazione agli acquisti, i marketer devono imparare a reagire alla stessa velocità con cui si muovono i consumatori. La prima conseguenza di questa realtà in tempo reale è che le persone si attendono una gratificazione istantanea, con la riduzione, o quasi l’annullamento, del tempo tra la domanda di un prodotto e la sua consegna. Dal punto di vista della comunicazione ciò implica per i brand anche la necessità di distribuire il messaggio nel momento stesso in cui una decisione viene presa o un attimo prima, quasi anticipando il bisogno stesso.

I benchmark, sono sempre gli stessi: Amazon, Google e simili hanno già tracciato la strada verso un mondo dove l’abilità consiste non più nel distribuire un messaggio a milioni di persone, ma milioni di messaggi personalizzati simultaneamente. E se l’abbondanza trascina verso il basso il valore di ogni cosa, i marketer dovranno investire in esperienze che non possono essere commoditizzate o replicate e al tempo stesso avranno bisogno di comunicare con assistenti virtuali per convincerli a scegliere i loro prodotti invece che quelli dei brand concorrenti. Ai media planner il compito di utilizzare l’AI per creare un senso di intimità tra brand e individui.


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