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Per il delivery food è tempo di consolidamento

  • Immagine del redattore: KB Knowledge
    KB Knowledge
  • 9 nov 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

In questi anni il delivery food ha trasformato start up in macchine da soldi. Il cibo a domicilio è diventato abitudine nelle grandi città. Adesso per questo mercato è arrivato il tempo del consolidamento.

L’ultimo miglio della consegna del cibo a domicilio ha un futuro già scritto: il mercato è destinato a due o tre colossi che difficilmente lasceranno spazi vuoti. Vedi la startup PizzaBo finita a suon di milioni nelle mani di JustEat. E’ una delle tante storie di colossi che acquistano realtà minori per espandersi ma anche per soffocare la concorrenza. Solitamente chi arriva per primo ha vantaggi consistenti perché da unico attore del mercato ha la possibilità di crescere e continuare a investire.

Ma vediamo i modelli di business che cercano di imporsi nel food delivery. Ultimo arrivato è UBEREATS: nessun legame contrattuale con i bikers, solo una piattaforma che li mette in contatto coi ristoratori. UbertEats applica il modello di Uber al delivery food. Il servizio è arrivato a novembre a Milano.

DELIVEROO, nata a Londra, è una delle startup di maggior successo del settore, che ha sposato il modello del take away digitale con due requisiti fondamentali: ristoranti qualificati e consegne in meno di 32 minuti. L’obiettivo è quello di offrire un servizio premium. Di recente è stato introdotto anche un servizio Business, che va a fare concorrenza alle mense aziendali.

FOODORA, start up tedesca presente a Torino e Milano, ha avuto un autunno caldo per l’azione sindacale dei suoi corrieri. In principio i riders erano pagati 5,40 euro all’ora, ora si è passati a 2,70 a consegna.


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